“Si definisce un chitarrista fallito e un cantante per caso. Lui è Paul Mazzolini, ma tutti lo conoscono come Gazebo, annoverato tra le star dell’Italo disco anni ’80 grazie alle hit Masterpiece e I Like Chopin, che l’anno scorso ha pubblicato in una Coronaversion come ringraziamento a medici e sanitari in prima linea per l’emergenza sanitaria da Covid-19.
Ha partecipato anche a un progetto, legato all’esploratore Giovanni Battista Belzoni, partito dal libro di Marco Zatterin Il gigante del Nilo e proseguito con l’album Banda Belzoni e l’EP En Voyage. «Zatterin, che era il mio batterista in un gruppo progressive alla fine degli anni ’70, mi ha chiamato per fare una rock opera sul libro che aveva scritto. Non avevo mai cantato in italiano».”